Genere: Fantastico, Avventura, Azione
Regia: Taika Waititi
Attori principali: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Karl Urban, Mark Ruffalo, Anthony Hopkins
Ormai l'universo dei supereroi comincia ad essere ingolfato, ma questo nuovo capitolo su Thor e famiglia è una ventata di aria fresca, diverte e non si prende troppo sul serio
Il primo Thor, di Kenneth Branagh, seguiva il solco del fumetto originale. Più che un supereroe, Thor è un dio appartenente alla mitologia nordica, austero e nobile, perciò comprensibilmente vicino alla sensibilità di Branagh, regista e autore shakespeariano per estrazione.
Questo ultimo capitolo invece snatura dichiaratamente la figura divina e mitologica di Thor e lo trasforma in un personaggio diverso, a tratti più umano, meno serioso, cosa che sicuramente non farà piacere ai fan del supereroe di carta, ma che funziona molto bene su pellicola, grazie anche a una sceneggiatura scoppiettante, sia sul piano dell'intreccio che sul piano della scrittura dei dialoghi, non di rado spassosi.
Non è un caso che ad un certo punto a Thor vengano tagliati i capelli, come a suggellare un punto di passaggio nell'evoluzione del personaggio, rifacendosi metaforicamente anche al mito di Sansone, che traeva la sua prodigiosa forza dalla capigliatura.
Il film ha una struttura semplice e classica, ma sempre funzionale: gli eroi in questione devono intraprendere una missione salvifica per Asgard, la città natale di Thor, e sconfiggere il cattivo di turno, ma vengono dirottati quasi subito su sentieri diversi, per poi ricongiungersi nel finale pirotecnico.
La digressione in questo caso è molto divertente e permette di affiancare a Thor alcuni gregari che reggono la parte e arricchiscono l'intreccio.
Tutta la parte centrale del film è ambientata su un pianeta discarica, governato da un rispolverato Jeff Goldblum, reggente capriccioso e demenziale, che blandisce il suo popolo con giochi gladiatori.
Proprio qui Thor interagisce con diversi personaggi, da Hulk gladiatore, avversario e poi compagno di fuga, a Loki, fratello antagonista e subdolo figuro; dalla valchiria rediviva al già citato reggente, con cui si scatenano divertenti siparietti.
Questo ultimo capitolo invece snatura dichiaratamente la figura divina e mitologica di Thor e lo trasforma in un personaggio diverso, a tratti più umano, meno serioso, cosa che sicuramente non farà piacere ai fan del supereroe di carta, ma che funziona molto bene su pellicola, grazie anche a una sceneggiatura scoppiettante, sia sul piano dell'intreccio che sul piano della scrittura dei dialoghi, non di rado spassosi.
Non è un caso che ad un certo punto a Thor vengano tagliati i capelli, come a suggellare un punto di passaggio nell'evoluzione del personaggio, rifacendosi metaforicamente anche al mito di Sansone, che traeva la sua prodigiosa forza dalla capigliatura.
Il film ha una struttura semplice e classica, ma sempre funzionale: gli eroi in questione devono intraprendere una missione salvifica per Asgard, la città natale di Thor, e sconfiggere il cattivo di turno, ma vengono dirottati quasi subito su sentieri diversi, per poi ricongiungersi nel finale pirotecnico.
La digressione in questo caso è molto divertente e permette di affiancare a Thor alcuni gregari che reggono la parte e arricchiscono l'intreccio.
Tutta la parte centrale del film è ambientata su un pianeta discarica, governato da un rispolverato Jeff Goldblum, reggente capriccioso e demenziale, che blandisce il suo popolo con giochi gladiatori.
Proprio qui Thor interagisce con diversi personaggi, da Hulk gladiatore, avversario e poi compagno di fuga, a Loki, fratello antagonista e subdolo figuro; dalla valchiria rediviva al già citato reggente, con cui si scatenano divertenti siparietti.
"Quando ho visto Cate Blanchett nel primo trailer, ho pensato subito alla noia di questi grandi attori che si concedono di fare un film di supereroi. Ma mi sono ricreduto, è affascinante e cattiva al punto giusto."
A condire il tutto ci sono ritmo, verve e la voglia di stupire con ambientazioni spumeggianti, creature ciclopiche, lupi giganteschi e schiere di soldati dagli occhi ardenti.
E' decisamente un ottimo prodotto di intrattenimento, senza grandi pretese morali o insegnamenti.
Se avete voglia di svagarvi, nel modo in cui solo il cinema sa fare, concedetegli una possibilità.
Come da regola ormai instaurata dai film più recenti, ci sono scene aggiuntive, inserite tra i titoli di coda.E' decisamente un ottimo prodotto di intrattenimento, senza grandi pretese morali o insegnamenti.
Se avete voglia di svagarvi, nel modo in cui solo il cinema sa fare, concedetegli una possibilità.
Curiosità
Cate Blanchett ha accettato di recitare nel film per accontentare i suoi figli, che sono grandi fan della saga Marvel.
Per la prima volta la voce di Hulk è quella di Mark Ruffalo (il gigante verde non è comunque un gran chiacchierone), mentre in alcuni film precedenti era stata donata da Lou Ferrigno, il mitico attore culturista che ha interpretato lo stesso Hulk nella famosa serie dei primi anni ottanta.
Tutti se lo sono sempre chiesto: ma perché quando Bruce Banner si trasforma in Hulk, tutti i vestiti si stracciano irrimediabilmente tranne i pantaloni?
Riferimenti e consigli all’acquisto
Da vedere
Da leggere
Trailer Youtube
Schede complete su IMDB
- Thor: Ragnarok (2017)
- Thor: The Dark World (2013)
- Thor (2011)
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