La teoria del tutto (tributo a Stephen Hawking)

Anno: 2014
Genere: Biografico, Drammatico
Regia: James Marsh
Tratto dal libro di: Jane Hawking: Verso l'infinito
Attori principali: Eddie RedmayneFelicity JonesDavid ThewlisEmily Watson.

Certi film vanno fatti e vanno visti, perché tutti possano trarne insegnamento e in questo caso possano imparare a volgere lo sguardo alle stelle piuttosto che ai propri piedi (citaz.)

Anche io, come probabilmente moltissima altra gente, conosco Stephen Hawking in maniera superficiale, non ho mail letto nulla dei suoi scritti (e me ne pento), ho una percezione lontana della portata delle sue scoperte e intuizioni, ma nonostante ciò ho sempre avvertito l'importanza di questo personaggio nel quadro della nostra epoca, sia sotto il profilo scientifico che sotto quello puramente umano.

Questo film, tratto dall'autobiografia curata dalla prima moglie, contribuisce a comprendere meglio la figura dello scienziato e dell'uomo, del suo pensiero ma soprattutto della sua vita incredibile e della rete di relazioni che lo ha circondato, nonostante la malattia inabilitante.

Stephen Hawking scopre all'età di 21 anni di essere affetto da una malattia degenerativa che gli dovrebbe lasciare solo due anni di vita.
E invece di anni ne vive un'altra cinquantina, in cui si dimostra essere un fisico-matematico geniale, tra i più autorevoli del suo tempo, studioso di buchi neri, di cosmologia quantistica e teorico dell'origine dell'universo. Nel frattempo si sposa, ha tre figli, si separa e si risposa, il tutto su una sedia rotelle, perdendo via via la possibilità di muoversi e comunicando attraverso un abilitatore vocale.

Il film ripercorre la vita di Hawking con delicatezza, in punta di piedi, facendo collimare il pensiero scientifico alto con la vita quotidiana e i sentimenti, lasciando intravedere le emozioni che scaturiscono dagli sguardi, la privazione fisica che si trasforma in condivisione, amore e autoironia, passando obbligatoriamente dalla sofferenza e dalla fatica.

Tutto questo accade soprattutto grazie all'interpretazione magistrale di Eddie Redmayne, che si cala nel personaggio in maniera strabiliante (vince l'Oscar come migliore attore nel 2015, oltre che il Golden Gobe), concentrandosi sulla fisicità, sulla postura del corpo, sulle espressioni facciali, lasciando sbalorditi. Riesce a trasmettere tutta l'umanità e l'intelligenza di Hawking, non solo quella matematica ma anche quella più complessa delle relazioni, della comprensione delle dinamiche emotive (una scena su tutte è esemplare, quando la moglie, dopo aver conosciuto il maestro di canto, lo invita a cena per farlo conoscere a Stephen e lui intuisce subito la scintilla tra i due).

"È quando le aspettative sono ridotte a zero che si apprezza veramente ciò che si ha."
(Celebre frase di Hawking)


La pellicola rimane aderente alle vicende personali dei protagonisti, senza concedersi facili tinte melodrammatiche, ma dosa con saggezza l'utilizzo di tecniche diverse, virando per esempio i colori in maniera marcata in alcune scene. C'è forse un solo momento in cui il film si prende la licenza di mettere in scena la realizzazione di un pensiero del protagonista ed è legato a una penna che cade, ma lasciamo allo spettatore il piacere di riconoscere questo passaggio emozionante.

Curiosità

Il film è stato girato mentre Hawking era ancora in vita e ne ha seguito da vicino la lavorazione. Lo ha anche definito molto realistico, affermando talvolta di avere l'impressione di vedere se stesso allo specchio.
Hawking, oltre ad essere un rinomato astrofisico, non ha disdegnato di partecipare a iniziative multiculturali e commerciali (è stato anche testimonial in uno spot per Jaguar). Qui sotto invece un impareggiabile video in cui Hawking canta la famosa canzone cosmica dei Monty Python, tratta dal loro cult Il senso della vita.


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