Seven Sisters

Titolo originale: What happen to Monday?
Anno: 2017
Genere: Fantascienza
Regia: Tommy Wirkola
Attori principali: Noomi Rapace, Glenn Close, Willem Defoe



Di tanto in tanto esce qualche film con una buona idea di partenza, una buona fattura e una strizzata d'occhio ai vecchi film di fantascienza.

Tommy Wirkola, regista nordico di Norvegia, ha una filmografia stringata, nulla da segnalare, a parte il decente ma niente di più Hansel & Gretel. Questo suo ultimo lavoro, prodotto da Netflix come ultimamente avviene per il genere fantascientifico, sorprende per più di un motivo.

In primis per l'interpretazione di Noomi Rapace, che sempre più si sta affermando nel panorama cinematografico. Senza elargire anticipazioni sulla trama, che rovinerebbero la sorpresa, qui si racconta di sette gemelle che devono sopravvivere in una società futura dove è in atto una feroce regolamentazione delle nascite.
Le sette sorelle identiche sono ben distinguibili grazie a tratti estetici connotati (colore e pettinature dei capelli, abbigliamento, trucco), ma la Rapace riesce comunque a donare a molte di loro particolari più sottili e interessanti: atteggiamenti, espressioni del viso ricorrenti, movenze, ottenendo un tratteggio realistico e credibile.


Viene in aiuto anche la moderna tecnologia, grazie alla quale ormai è praticamente impossibile accorgersi della sovrapposizione delle figure replicate, siedono tutte allo stesso tavolo, si toccano,si guardano, interagiscono senza sbavature (a parte piccoli errori di montaggio, che nulla hanno a che fare con gli effetti speciali).


Un ulteriore pregio del film è un certo coraggio nel non cedere alla smussatura, all’edulcorazione di alcuni passaggi, lasciati volutamente crudi senza troppi compromessi.
Forse alla fine perde un po’ in smalto, dopo l’ultimo colpo di scena, ma riesce a non buttare tutto alle ortiche, come capita a certi film, la cui conclusione rovina tutto il buono fatto prima.

Non ho potuto fare a meno di riscontrare forti analogie con un vecchio film di fantascienza del ’73 con Charlton Heston, simile nell’impianto e nella risoluzione finale: 2022: sopravvissuti, di Richard Fleischer, regista di grande esperienza (consigliato vivamente a tutti gli appassionati del genere).

Seven Sisters si pregia anche della partecipazione di attori di tutto rispetto, come Willem Dafoe e Glenn Close, anche se marginali rispetto a Noomi Rapace, che si accaparra quasi tutto lo spazio disponibile. La Close giustamente fa la cattiva, ruolo che le si confà, più invecchia e più affiora la Crudelia De Mon della Carica dei 101 (o se preferite la stalker maniaca di Attrazione Fatale…). Per fortuna qui non si pente, cattiva fino alla fine.

Curiosità
Come sempre, in Italia amiamo cambiare i titoli dei film stranieri per renderli più masticabili dai più. Il titolo originale però è azzeccato: Lunedì è il nome di una delle sette gemelle e il film prende inizio proprio dalla sua scomparsa.

Altre opere del passato hanno richiesto ad attori di interpretare diversi personaggi contemporaneamente, a volte con esiti altalenanti, a volte con successo: qui di seguito alcuni film che vale la pena rispolverare:

Inseparabili: Jeremy Irons da vita a due gemelli ginecologi disturbati, che si scambiano le vite e la compagna. Dal quel geniaccio di Cronemberg, un film da non perdere, sia per l’interpretazione convincente di Irons, sia per l’intreccio morboso, fascinoso e disturbante al contempo.

Mi sdoppio in quattro: Un giovane Michael Keaton si fa clonare in 4 per poter scaricare sulle sue copie le fatiche della vita e godersi finalmente la sua. Ma non va tutto come previsto. Commedia leggera e frizzante, ma non scema, diretta da Harold Ramis (ve lo ricordate nel primo Ghostbuster? Era il baritonale occhialuto dott. Spengler, l‘esperto scienziato dei quattro).

Il grande dittatore: infine il capolavoro del cinema muto (1940), in cui Chaplin ci regala una parodia indimenticabile di Hitler e del nazismo, interpretando il dittatore stesso e un piccolo barbiere ebreo, che il destino farà incontrare per vie inaspettate.

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